giovedì 17 febbraio 2022

PSICOTERAPIA DELLA GESTALT. IL NOSTRO MODELLO DI INTERVENTO

Questo articolo parla della Terapia della Gestalt. La terapia mira al mantenimento e allo sviluppo del benessere fisico, mentale e sociale armonioso e non alla guarigione o riparazione di un disturbo. La Terapia della Gestalt valorizza il diritto alla diversità, l’originalità irriducibile di ogni individuo.
La Terapia della Gestalt viene oggi praticata in contesti e con obiettivi assai diversi: nella psicoterapia individuale, nella terapia di coppia, familiare, come pure nei gruppi di sviluppo personale o in seno a istituzioni e nell’ambito di aziende.
Si rivolge a persone sofferenti di disturbi fisici, psicosomatici o psichici catalogati come “patologici”, ma anche a parsone che si trovano in difficoltà di fronte a quei problemi esistenziali che si verificano normalmente nella vita (conflitti, rotture, separazioni, lutti, depressione, disoccupazione, senso di impotenza) o in senso più ampio, a qualsiasi persona (o organizzazione) che ricerchi una migliore espansione del proprio potenziale latente non un semplice star meglio ma un “essere di più”, una migliore qualità di vita.
Questa nuova terapia (variamente definita come “terapia della concentrazione” o “terapia del qui e ora” o “psicoanalisi esistenziale” ecc.) io la voglio chiamare terapia del contatto.
L’elaborazione della Gestalt trova i suoi fondamenti soprattutto nelle intuizioni di Fritz Perls, psicoanalista ebreo di origine tedesca, emigrato negli Usa quando aveva già 53 anni. L’elaborazione della Gestalt può essere collocata intorno agli Anni Quaranta nell’Africa del Sud ma il suo atto di nascita e battesimo ufficiale recano la data del 1951 a New York, anche se divenne celebre in California in occasione del movimento contro culturale del sessantotto cercando di “rivalorizzare l’essere rispetto all’avere ed emancipare il sapere rispetto al potere”.
La Gestalt si presenta al di là di una semplice psicoterapia come un’autentica filosofia esistenziale. La genialità di Perls e dei suoi collaboratori è consistita nell’elaborare una sintesi coerente tra più correnti filosofiche, metodologiche e terapeutiche sia europee che americane e orientali, costituendo così una nuova “gestalt” il cui “tutto è diverso dalla somma delle parti”.
La Gestalt pone l’accento sulla presa di coscienza dell’esperienza attuale (il qui e ora) e restituisce dignità al “sentito” emozionale e corporeo, ancora troppo spesso censurato nella cultura occidentale che codifica rigidamente l’espressione pubblica della collera, della tristezza e dell’angoscia e anche della tenerezza, dell’amore o della gioia.
La Gestalt favorisce un contatto autentico con gli altri e con se stessi, un adattamento creativo dell’organismo all’ambiente, unitamente ad una presa di coscienza di quei meccanismi interiori che, troppo spesso, ci spingono ad agire in comportamenti ripetitivi.
La Gestalt non mira semplicemente a spiegare le origini delle nostre difficoltà, bensì a farci sperimentare il percorso per nuove soluzioni; alla lacerante ricerca del “sapere perché”, essa preferisce il “sentire come”, in quanto mobilita il cambiamento.
In Gestalt ciascuno è responsabile delle proprie scelte e dei propri evita menti. La persona, quindi, lavora al ritmo e al livello che sente come più adatti, a partire da ciò che emerge per lei in quel momento, che si tratti di una percezione, di una emozione o preoccupazione attuale, di una situazione passata mal risolta e “incompiuta” o di prospettive incerte sul futuro.
Di solito il lavoro è individuale anche quando viene praticato nell’ambito di un gruppo (utilizzato come supporto amplificatore). La G. integra e combina un insieme di tecniche diverse verbali e non verbali: il risveglio sensoriale, il lavoro sull’energia, la respirazione, il lavoro sui sogni, la creatività (disegno, modellaggio, musica danza..) ecc.
Non si tratta di capire analizzare o interpretare degli avvenimenti, comportamenti o sentimenti ma piuttosto di favorire la presa di coscienza globale della maniera in cui funzioniamo e dei nostri processi di adattamento creativo all’ambiente e di integrazione dell’esperienza presente, dei nostri evita menti e dei nostri meccanismi di difesa o resistenze. Un atteggiamento di base che costituisce una “terza via” originale (né psicoanalisi né comportamentismo). Non si tratta di voler ingenuamente negare il peso della ereditarietà o delle esperienze della prima infanzia, né tanto meno minimizzare la pressione culturale dell’ambiente sociale ma si tratta di ricercare una coerenza interna del proprio “essere-al-mondo”, così da scoprire e sviluppare il proprio “margine” di libertà, il proprio personale stile di vita nella sua specificità e originalità.
La Gestalt spinge l’uomo a conoscersi meglio e accettarsi così com’è, senza più sentire il bisogno di cambiare per conformarsi a un modello di riferimento: Essere ciò che sono prima di essere in qualsiasi altro modo. Incoraggia in qualche modo a navigare secondo la propria corrente personale piuttosto che sfinirsi a contrastarla. Nella pratica questi principi si traducono in un METODO DI LAVORO particolare basato su un certo numero di tecniche, talvolta chiamate giochi o esercizi.
Troppo spesso però queste tecniche vengono confuse con la Gestalt da parte di principianti che ignorano quasi tutti i suoi principi fondamentali. Così alcuni pretendono di “fare della” Gestalt con il pretesto che fanno uso della “sedia vuota” come se bastasse sdraiarsi su un divano per “fare della” psicoanalisi!
Le tecniche della Gestalt acquistano un senso solo nel loro contesto globale, ossia integrate in un metodo coerente e praticate in sintonia con una filosofia generale.

giovedì 10 febbraio 2022

PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA E DI INTEGRAZIONE ALUNNI


Il Dott. Neri Andrea è esperto in questo ambito e possiede diverse esperienze professionali specifiche documentate nell’ambito scolastico per la realizzazione di un progetto di integrazione socio-scolastica per gli alunni di età compresa tra i 3 e 18 anni.

Ha ideato e strutturato progetti di prevenzione scolastica in collaborazione con i Dirigenti Scolastici ed ha definito tecniche e tematiche utili alla sensibilizzazione degli adulti nei confronti dei minori, dei ragazzi tra i pari e anche tra gli adulti che vivono la scuola da punti differenti, genitori ed insegnanti.
Metodologie
  • progettazione, strutturazione e realizzazione di diversi interventi psicologici e psicopedagogici mirati alle difficoltà e alle esigenze dei diversi gruppi classe;
  • realizzazione di interventi educativi per favorire il benessere degli alunni, l'integrazione degli alunni stranieri, con DSA, BES e ADHD promuovendo strategie e azioni mirate di supporto ai comportamenti e agli apprendimenti;
  • struttura indicazioni e strategie metodologiche psico-pedagogiche per potenziare le capacità comunicative e relazionali nell'espressione di bisogni ed emozioni nel gruppo di pari e con gli adulti;
  • supporta i docenti nella gestione della classe e propone metodi e strategie psico-pedagogiche mirate e funzionali;
  • ascolta e supporta i genitori nella gestione delle dinamiche con i figli e propone metodi e strategie psico-pedagogiche mirate e funzionali alla risoluzione delle difficoltà che incontrano durante il “cammino" educativo.
Ideatore e Promotore del Progetto PsicoPedagogico di Prevenzione Educativa "Comunità Educante".
Contenuti delle singole attività e risorse impiegate

La proposta progettuale si poggia su tre cardini, tanti quanti sono i soggetti coinvolti nel grande mondo della Scuola:
  • In primis i ragazzi. È nell’entrare in classe con loro, assieme agli insegnanti, all’interno dell’orario curriculare, che si ha l’occasione di mostrare una nuova figura di adulto che non si mette in competizione con l’insegnante, che mantiene la distanza educativa in una relazione decisamente verticale, ma che cerca di incontrare i ragazzi nella loro unicità. Questo ci è permesso perché altre sono le finalità del ruolo che si assume; non avendo la necessità di rispettare i ritmi della didattica si ha come unico scopo quello di rispettare i ritmi della classe, nella propria generalità e nella propria peculiarità. Si cercherà infatti di conquistare la fiducia dei ragazzi, la loro collaborazione e di conseguenza la loro confidenza; questo faciliterà il lavoro pensato su un’inclusione attiva dei ragazzi stessi. L’acquisizione di competenze sociali e relazionali permetterà alla classe di crescere serena ed essere perciò pronta ad apprendere anche i contenuti e le conoscenze che gli insegnati sapranno lasciare.
  • Il corpo docenti. Dirigente, vicari ed insegnanti sono i costruttori della Scuola. Assieme a loro si svilupperanno le dinamiche utili alla riflessione e all’apprendimento attraverso un’alleanza educativa basata sul rispetto e la dignità dei diversi ruoli. La contaminazione professionale cercata darà maggiori frutti non solo nella relazione positiva con i ragazzi e con gli altri colleghi ma anche nella prestazione didattica. Sono programmati momenti formali (consigli di classe e d’istituto, formazioni specialistiche) che daranno la possibilità di intercettare dei rapporti onesti e collaborativi per incrementare la qualità educativa dell’intera comunità degli adulti.
  • I genitori. Anch’essi parte di questa comunità che ha il diritto e il dovere di partecipare alla vita della Scuola, facilitando i rapporti tra ragazzi ed insegnanti e costruendo con quest’ultimi un rapporto di fiducia che scardini le conflittualità che spesso balzano alla cronaca. Si mettono a disposizione molte ore e molto impegno per incontrare i genitori e per dare uno spaccato della realtà, prettamente educativa dei loro figli, stimolando azioni coerenti con l’approccio pedagogico messo in atto dalla Scuola.

Metodi e strumenti Psicologici e Psicopedagogici innovativi

Credo che la modalità operativa maggiormente premiante in questi anni sia la ludopedagogia, scienza che mette al centro la dinamica ludica come filo conduttore delle mie attività. Prima si fa, poi si riflette. Quando tutti abbiamo un’esperienza comune siamo capaci attraverso questa a distanziarci o avvicinando trovando una strada che ci accomuna facendoci crescere come comunità.

La divisione in ruoli, i piccoli lavori di gruppo, corporeità e spazialità, silenzio e riflessione accompagneranno pedissequamente le mie proposte variando ogni volta le tecniche perché ciascuno si possa sentire protagonista, in piena consapevolezza del monte ore a disposizione.

Quando ci sentiamo appartenenti ad un gruppo lo sentiamo nostro e perciò ci impegniamo per renderlo sempre migliore, dall’appartenenza sboccia la responsabilità e da questa si impara ad essere adulto, facciamo crescere bene questi ragazzi, perché siano adulti felici domani. Tutto questo non può che non iniziare con un monte ore congruo rispetto all'accoglienza di questi ragazzi.

 

venerdì 4 febbraio 2022

Lo psicologo....Chi è??


Lo Psicologo, al contrario di leggendarie convinzioni, svolge la sua professione con il paziente in modo proattivo, circolare e deontologico; ovvero interagendo con la persona in modo paritario e dinamico. Inoltre egli rispetta moralmente e professionalmente la persona anche attraverso la conoscenza e l'applicazione del suo Codice Deontologico professionale.

In tal modo, sempre al contrario di quanto alcuni pensano, l'intervento dello Psicologo non è con il paziente sdraiato su un lettino che parla a "ruota libera", non dura anni, e le sedute non hanno solitamente una frequenza alta. Infatti oggigiorno molto spesso bastano pochi incontri per ristabilire il benessere interiore.

Lo Psicologo riesce ad empatizzare con i vissuti del paziente, sa valutarli in profondità alla ricerca delle cause alla base del disagio psichico, ed infine sa incentivare maggiori consapevolezze che possano portare ad un cambiamento o ad una presa di coscienza benefici. 

La condivisione e l'esplorazione, con un professionista come lo Psicologo, della propria emotività, del proprio stato d'animo, dei propri vissuti, delle proprie ansie, paure, pensieri e così via, porta alla conquista di nuovi strumenti psichici, emotivi, sociali, relazionali, etc. per far fronte alle diverse problematiche mentali e vitali positivamente.

Il lavoro dello Psicologo consiste nel comprendere ed accogliere domande, sofferenze, incomprensioni, disagi, ricordi, blocchi, aiutando la persona ad acquisire maggiore consapevolezza, ordine, forza, strategia, motivazione nelle piccole, medie o grandi difficoltà psicologiche.

E' di molti la convinzione che andare da uno Psicologo porti alla conseguenza di sentirsi, di esser visti dagli altri, e di essere in concreto, pazzi o comunque menomati e/o diversi dalle altre persone. In realtà le dinamiche psicologiche sono presenti in tutti quanti ed hanno una loro fondamentale utilità di protezione, allerta, rapporto con l'esterno, collegamento con la propria parte interna, etc.

In altre parole alcune volte può verificarsi il fatto che, in persone maggiormente sensibili ed esposte e/o in particolari momenti della vita, certe dinamiche psichiche possono aumentare la loro frequenza e presenza nei vari contesti della persona, rendendo necessario il ristabilirsi della situazione precedente a tale fenomeno.

Si rende allora necessario l'aiuto ed il supporto di uno Psicologo, che magari in breve e senza enormi sforzi, riesce a far tornare funzionale, normale e in equilibrio la salute della parte mentale dell'individuo.

E' quindi propositivo l'appoggio di uno Psicologo quando un problema di tipo psicologico ingrandisce di intensità e di frequenza, pervadendo in modo patologico tutte le varie sfere vitali; ma il suo intervento è molto utile anche quando vi sono solo dubbi, domande, incertezze, blocchi, etc. di natura psicologica che generano piccole conseguenze psicologiche e che problematizzano relazioni, emozioni, contesti familiari, affettivi, sociali, scolastici, lavorativi, etc.

Consultare uno Psicologo non significa allora solo e soltanto avere un problema psicologico; si può infatti ricercare ed utilizzare la sua preparazione anche quando si ricerca un parere di un esperto o quando si vuole informazioni e chiarimenti su temi di tipo psicologico o ancora quando si desidera capirsi in senso interiore o quando si desidera una valutazione sul proprio stato psicologico.

In conclusione per quanto detto, il supporto di uno Psicologo è, al giorno d'oggi, una delle migliori risorse disponibili per ristabilire e mantenere la propria fondamentale salute psicologica e sarebbe superficiale e sciocco ignorare tale grande possibilità.